Progettare la forma adatta del cibo non è argomento da poco in un momento in cui il Food Design fa da padrone su carta e web. Sapore, consistenza, temperatura e colore sono caratteristiche fondamentali, ma non sono le uniche variabili da tenere in considerazione.
Il Food Designer attribuisce all’alimento la forma e l’interfaccia più adatte, mantenendo estetica ed effetto. Soprattutto nei contesti di feste e cene aziendali è importante non commettere errori da principianti e individuare le soluzioni più rapide e più creative.
Prima di tutto è opportuno capire cosa sia il Food Design e quale sia la sua storia. Nato come specializzazione dell’Industrial Design, studia i cibi per progettare al meglio la loro presentazione e il loro consumo a seconda del contesto scegliendo forma e modalità più corrette in base ad ambiente e circostanze. Le discipline che il Food Designer incontra sul proprio cammino sono le più diverse: dalla biologia all’antropologia, passando per la sociologia dell’alimentazione e la storia dei sistemi culinari.
Rendere fruibile il cibo a seconda di precise occasioni non è un aspetto scontato. Postura (in piedi o seduti, se fermi o in movimento), strumenti e interazione tra questi sono fattori essenziali da valutare in base all’alimento da consumare. Il Food Design tratta gli ingredienti come veri e propri materiali e il cibo come un progetto complesso di design. Per questo si analizza tutta la procedura dal punto di vista della sostenibilità, della forma, del materiale, del packaging e dei rituali d’uso.
Se il cibo viene fruito nel modo e nel contesto sbagliato si rischia di penalizzarne il giudizio e di compromettere così la buona riuscita dell’evento. Il Suitable Food consente agli ospiti di godere senza interruzioni o disagi sgraditi di tutti i benefici di una forma progettata appositamente per quel contesto.
Quando si organizza un evento che includa il consumo di un pasto è necessario tenere conto dell’uso di prodotti adatti a determinate categorie di soggetti con particolari esigenze.
Il Suitable Food si occupa anche di creare basi e prodotti con ingredienti che possono essere assunti dalla più ampia percentuale possibile di soggetti stessi. Glutine, proteine animali, lattosio e allergeni di varia natura vanno preventivati in modo da rispettare i valori del Design for All e permettere alla più ampia percentuale di soggetti di poter consumare il cibo proposto.